Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/155

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Del Gemelli. 127

si bruciasse viva; onde di presente vive ancora nell’Aram.

Continuò questo rigore per molti anni, facendo morire per fievolissime cagioni molti Signori della sua Corte; ma datosi poscia in preda all’ubbriachezza, e a’ sollazzi dell’Aram, perdè in tal guisa l’autorità, che non avea più di Regio altro che il nome: lasciato avendo tutto il peso del governo a Mirzhà Taher primo Visir, che avea saputo occupare il primo luogo nella sua grazia. Costui era il più gran ladro del Mondo, e nulla curando della sua cadente età di 80. anni, sentendosi gagliardo della persona; ascoltava solamente chi più donava, e tal fiata si abbassava a prendere anche uno scudo. Dicevano, che interrogato un giorno dal Re, quanti figliuoli avesse, rispose, che non si ricordava del numero; ma che andato a casa glie l’avrebbe mandato in iscritto. Era montato a sì alto grado di fortuna, per esser sommamente piacciati al Re alcuni suoi versi.

Fra le altre stravaganze fatte da questo Re per l’eccessivo bere, si racconta, che un giorno trovandosi in sua presenza fra molti grandi Persiani Achbar figliuolo del G. Mogol (ricoverato sotto la sua


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