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134 Giro del Mondo

verato da alcuni Scrittori fra gli Borghi d’Ispahan. Egli si è una strada lunga circa un miglio, alla quale non può entrarsi che dalle due estremità, e da un’altra apertura nel mezzo. E’ ornata da due file di verdeggianti Cinar, e da due canali d’acqua.

Alcuni di essi Gori mi condussero al loro Tempio, fatto a volta in forma di Croce, con le finestre nel basso del muro, chiuse di gelosie. Non vi era alcuno altare, e solo una lampana appesa nel mezzo. Montati sei gradini, mi fecero vedere, in una camera attaccata al Tempio, il lor fuoco, che alimentano con legna, e talvolta vi bruciano su grasso di coda di montone. Se avviene, che ad alcun di loro si spegna il fuoco in casa, bisogna che lo vadano a cercare al ministro del Tempio; e perciò proccurano molto ben conservarlo.

Vivono questi Gori con lavorar la Terra. Eglino quantunque ignoranti credono in un sol Dio Creatore del tutto. Venerano, non adorano il fuoco (come alcuni scrissero) in memoria del fuoco, da cui restò illeso Abramo, quando vi fu buttato per ordine d’un Re de’ Caldei (vantandosi eglino esser discendenti


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