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172 Giro del Mondo

Sciarbach, incontrai il Re, che andava al giardino di Saratabat, sopra un destriero bajo, con arnesi ricchissimi d’oro e di gemme. Egli si era vestito di un drappo di seta a color di violetta, e veniva corteggiato da ben mille persone a cavallo fra Signori, e soldati, oltre cento pedoni: come nella seguente figura può vedersi.

Ogni volta ch’esce il Re, precedono un mezzo miglio dieci soldati a cavallo, per fare appartar la gente: però quando dee portar seco le donne (come che quelle vano a cavallo, e scoperte) due giorni prima si fa Croch, cioè bando, che ciaschedun’uomo si apparti, nè ardisca comparire per quella strada sotto pena della vita; pena che si eseguisce irremissibilmente.

Si narra a questo proposto la fortuna d’un contadino, e la generosa benignità di Scia-Selemon. Veniva quegli dalla campagna col suo asino carico di pesche, (o persiche, come noi diciamo) ed abbattutosi sulla strada di Sciarbak all’impensata col Re, nè avendo dove ritirarsi, si buttò di faccia in terra, con gli occhi serrati. Vedendo Scia-Selemon la semplicità del rustico, e di quella sommo piacere prendendo, comandò che si alzasse. Appena dopo il terzo comandamen-


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