Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/63

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Del Gemelli. 35

a bandire il prezzo del pane, ed intimar le sentenze del Governadore, o Luogotenente.

Mancandomi il danajo per proseguire il mio viaggio, e pagare il cavallo che avea comprato; un’Armeno Cattolico di Zulfa, detto Malachia, mi prestò ottanta scudi a semplice mia richiesta per rendergli in Ispahan; cortesia, che non avrei trovata in Cristianità.

Lunedì 14. andai a vedere la Casa Reale detta Sciun-evì; credeva di trovar gran fabbriche, ma rimasi ingannato, poiche non era altro il primo appartamento, che tre camere con una lunga galeria, dal piano della quale si entra ne’ giardini. Quivi bisogna essere attento a non calpestare un certo marmo bianco rotondo; poiche tenendolo i Persiani in gran venerazione, come pietra di Mortusale, avrebbe delle bastonate chi v’inciampasse. Vidi ivi due giardini ordinarj con alberi di mandorle, e meliachi, overo bricoccoli (de’ quali grandemente abbonda Tauris) con rose di più sorti. Eravi in uno di essi un picciolo appartamento per prendere il fresco nella State. Data la mancia al Giardiniere, passai a veder meglio la Moschea di Osmanlu, ch’è la più bella


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