Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/129

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Del Gemelli. 113

frutto quattro, e cinque volte l’anno.

La Figueira, o fico è una pianta tenera come ferula, della grossezza d’una coscia d’uomo, ed alta 15. in 20. palmi, col le frondi larghe più di quattro. Credono comunemente, che di esse si coprissero Adamo, ed Eva nel Paradiso terrestre; essendo non solo bastanti per coprire ciò, ch’era d’uopo nascondere, ma anche per fare un picciol mantello, se bisognava, alla loro nudità. Se ne servono gl’Indiani di piatto, che cambiano ad ogni vivanda; ed altri di carta per scrivervi sopra. Il frutto, o fico non è che per una sol volta; perche fatte ch’avrà sul gambo 60. 70. ed alle volte 100. fichi si taglia la pianta, e succede in suo luogo un rampollo. Ve n’ha però di due sorthi: quei che sono lunghi un palmo, e della grossezza, e rotondità d’un’uovo, sono detti, Figos d’essar: e di questi il sapore è dolce, come di un fico silvestre; e sono di grandissimo nutrimento, mangiandosi arrostiti con cannella, e zucchero sopra. La polpa di dentro è di color bianco, e rosso; con alcuni piccioli semi teneri, e neri, che parimente si mangiano. Si raccolgono verdi, e si fanno divenir gialli, e maturi in casa, come i melloni d’inverno. L’altra speziec s’ap-

     Parte III. H pella