Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/237

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Del Gemelli. 191

ed al fratello avrebbe più tranquillo fatto menare il resto de’ suoi giorni. Il Re nulla penetrando l’intenzione di Curom, vi acconsentì; ma questi avuto in potere il povero Principe, seppe di tal maniera farlo perire, che niuno potè mai pensare, ch’egli avesse avuta la crudeltà di avvelenarlo.

Ciò fatto mutossi il nome in quello di Sciah-gehan, cioè Re del Mondo; e posto insieme un grande esercito, si pose in camino, per far la guerra al Padre, giustamente sdegnato; e più per la morte del figliuolo. Uscì Gehanghir in persona, con gran numero di soldati, contro al fellone, ed ambizioso Curom; ma la vecchiezza, abbattuta dal dolore di vedersi così oltraggiata, fecelo rimaner morto per istrada, e facilitò all’altro di conseguire il suo fine. Niente però di manco, prima di spirare, raccomandò il nipote Sultan Bulakì ad Asuf-Kan, Generalissimo del suo esercito, e primo Ministro di Stato, e a tutti i Capi della soldatesca; ordinando loro, che dopo la sua morte, non altri che Bulakì riconoscessero per lor verace, e legittimo Signore: e dichiarando per lo contrario Sultan Curom ribelle, ed incapace di succcdere alla Corona. Di più fece giu-


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