Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/337

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Del Gemelli. 291

Candoni Siciliano, che passava alla sua Missione di Cocincinna (quali Padri erano prima stati chiamati in Roma dalla s. m. d’Innocenzio XI. perche non aveano voluto ubbidire a’ Vescovi, e Vicari Apostolici Francesi de’ detti Regni, con grave scandalo de’ Cristiani, che vedevano gli Ecclesiastici scomunicarli l’un l’altro) ed altri otto PP. Gesuiti, di varie nazioni, che similmente passavano in Cina; oltre gli altri dieci, che andavano nel vascello de’ Mercanti di Goa, detto Pumburpà, sul quale era portato il Lione, di sopra mentovato.

Tanta è l’autorità, e stima, in cui stanno i PP. della Compagnia nell’Indie, che la sera venne il Signor V. Re, a visitare quelli, che s’erano imbarcati sopra i due vascelli; e dimorò in queste due visite sino a mezza notte. Con tale occasione volle raccomandarmi egli stesso al Capitano, dicendogli: che io era un gentiluomo curioso, che andava vedendo il Mondo, perciò mi trattasse bene. Però poco buono effetto partorì la raccomandazione, perche il Capitano, allevato nella Cina, s’era dimenticato affatto della gentilezza, e generosità Portughese, (che in ogni luogo ho sperimentata verso di me,


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