Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. III.djvu/401

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Del Gemelli. 355

nò lo stesso di prima. Il Venerdì 22. di buon’ora fummo a veduta di Pulcandor, Isola appartenente al Re di Concincinna, ma disabitata; andandovi solamente in certi tempi dell’anno alcuni Cocincinesi a tagliar legna, e raccoglier quello, che produce l’Isola, come grano d’India, fichi, e melaranci. Ella è lunga otto m. e larga a proporzione. Fu abbandonata per le continue sammatre; non passando dì, che non ve ne sia una ben forte; siccome noi sperimentammo. Tutti i vascelli, che vanno in Manila, sogliono accostarsi a questa Isola.

Il Sabato 23. all’uscir del Sole, fummo all’incontro i cinque piccioli monti, detti da’ Portughesi Çinco Chagas; che sono avanti la bocca del canale, o fiume del Re di Camboya; donde camminandosi entro terra lo spazio di 240. miglia, si viene alla Metropoli di quel Regno, detta Pontay pret. Vi giungono anche i vascelli, perche il fiume nella bocca ha tre braccia di profondità, e presso la Città sette. E’ detta da’ Portughesi questa bocca di Caranchescio; e l’altre due vicine, una di Malaca, e l’altra di Pùtlemas: per la quale entrano le barche di Siam. Il Re di Camboya è tributario del Re di Siam; ed ha


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