Pagina:Giuochi ginnastici raccolti e descritti per le scuole e il popolo.djvu/196

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172 Parte terza.

       Al comando: cominciate, il numero uno dei rossi s'incammina verso i versi, e giunto circa nel mezzo del campo grida: sfido! A tale provocazione i verdi, per indicare che tutti senza paura accettano sfida, avanzano il piede, e il braccio destro con la palma voltata in su. Lo sfidatore intanto continua la sua strada, e, giunto presso gli avversari, ne colpisce uno leggermente sulla palma, fa un rapido dietro-front e scappa verso la sua sbarra: il toccato gli dà dietro, e se lo raggiunge prima che abbia passato la sbarra, lo fa suo prigioniero, altrimenti diventa prigioniero dello sfidatore.

Chi perde, deve collocarsi sulla seconda sbarra dietro l'avversario dal quale fu toccato.

Terminata questa prima prova, il primo partito verde va a sfidare un avversario, comportandosi come il rosso. Dopo, per un turno, fanno altrettanto tutti gli altri dei due partiti rimasti liberi, e il giuoco termina, quando tutta una schiera è diventata prigioniera dell'altra.

Però bisogna avvertire che quando un giocatore è sfidato e ha dietro di sè uno o più prigionieri, se perde la gara, i prigionieri ch'egli teneva in custodia restano liberi e ritornano alla loro sbarra.