Pagina:Gli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu/24

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XLV.

21 agosto 1788.

L’oro pria, poscia il sangue, indi la fama
Toglie il tiranno altrui:
Finchè vendetta col pugnal non sbrama
Sua giusta sete in lui.

XLVI.

Parigi, 6 ottobre 1788.

Un vil proverbio corre:
Che d’Iddio poco dir, del Prence nulla
Debba, chi vuole in securtà comporre.
Se non sei bimbo in culla,
Credi all’opposto: che indagar non dèssi
D’Iddio mai nulla, e d’ogni altr’ente il tutto.
Dio così più creduto, e meno oppressi
Non fian gli uomini, e il Prence assai men brutto.

XLVII.

9 ottobre 1788.

Qual dei due Bruti è il primo?
Giunio più grande io stimo:
Ma pure a Marco invidio
Di Cesare l’eccidio.

XLVIII.

12 ottobre 1788.

Ci va dicendo Orpèl ch’ei mai non dorme:
E cel provan le torme
Dei carmi suoi, che altrui
Rendono il sonno che han rubato a lui.