Pagina:Goethe - Principii di filosofia zoologica e anatomia comparata.djvu/25

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Filosofia zoologica 21

fondatori e i sostegni della storia naturale francese quello splendido fuoco che sparse tanta luce. L’istituto da essi diretto si accrebbe mercè le loro cure; essi ne hanno sfruttato i tesori, e rappresentano degnamente la scienza che hanno fatto progredire, gli uni colla analisi, gli altri colla sintesi. Il Buffon prende il mondo esterno tal quale si trova, come un complesso infinitamente diversificato di cui le diverse parti hanno una reciproca convenienza e influenza le une rispetto alle altre. Il Daubenton nella sua qualità di anatomico, separa e isola costantemente ma scansa di comparare i fatti isolati che ha scoperto; anzi dispone ogni cosa l’una accosto all’altra per misurarla e descriverla in se stessa. Il Cuvier lavora nell’istessa maniera, con maggiore intelligenza e minore minuziosità, egli sa mettere al loro posto, combinare e classificare le innumerevoli individualità che ha osservato; ma quando si tratti di un metodo più largo, egli ha contro di esso una certa apprensione secreta, la quale tuttavia non l’ha impedito qualche volta di farne uso a sua stessa insaputa. Il Geoffroy per certi rispetti ricorda il Buffon. Questi riconosce la grande sintesi del mondo empirico, ma sa sfruttare, far conoscere tutte le differenze che distinguono gli esseri. Quegli si raccosta alla grande unità, la quale astrazione il Buffon aveva solo veduto confusamente; lungi dallo indietreggiare in faccia ad essa, egli se ne impadronisce, la domina e ne sa far sgorgare quelle conseguenze che essa nasconde dentro di se stessa. Forse la storia delle scienze non presenterà mai più per una seconda volta questo spettacolo d’uomini tanto rimarchevoli, che dimorano nella medesima città, insegnano nella medesima scuola e lavorano ai progressi della medesima scienza, i quali, invece di riunire i loro sforzi per arrivare a una stessa meta mercè la concentrazione delle loro forze, insorgono gli