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46 Biblioteca scientifica

che un uomo di ingegno diceva di un grande naturalista: Sarebbe stato un gran genio se avesse fatto meno scoperte.

Non basta avere riconosciuto il pericolo e averlo segnalato. È d’uopo che io faccia conoscere la mia opinione e che io indichi quelle precauzioni mercè le quali ho potuto scansare così fatti scogli, che altri prima di me hanno pur saputo scansare.

Ho già detto precedentemente esser cosa pericolosa il fare di uno sperimento la dimostrazione immediata di una ipotesi, e ho fatto vedere che io teneva in conto di cosa utilissima il farne un uso mediato. Siccome tutto si posa su questo punto di dottrina, è d’uopo che io mi esprima chiaramente.

Ogni fenomeno della natura è collegato al complesso e, sebbene le nostre osservazioni ci sembrino isolate, sebbene gli sperimenti non siano per noi che dei fatti individuali, non risulta da ciò che realmente siano tali; si tratta soltanto di sapere in qual modo noi saremo per trovare il legame che unisce questi fatti o questi avvenimenti fra loro.

Noi abbiamo veduto sopra che i primi a cadere nell’errore sono quelli che cercano di fare combaciare immediatamente un fatto individuale colle loro opinioni o colla loro maniera di vedere. Noi troveremo invece che quelli che sanno studiare una osservazione, una esperienza sotto tutti i suoi aspetti, che sanno tenerle dietro in tutte le sue modificazioni e rivolgerla per ogni verso, arrivano ai risultamenti più fecondi.

Tutte le cose nella natura, e sovratutto le forze e gli elementi generali, soggiaciono a una azione e a una reazione incessanti. Si può dire di un fenomeno qualsiasi che esso è in rapporto con un grandissimo numero di altri, somigliante a un punto luminoso e libero nello