Pagina:Goethe - Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87.djvu/390

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può sussistere senza il suo ciuco. Un servitore, un ragazzo, talvolta il padrone stesso dell’orto, si recano ogni giorno quante volte occorre nella città, dove loro si porge ad ogni ora una miniera inesauribile di concime, e non è d’uopo aggiungere quale attenzione speciale si porga a raccogliere gli escrementi dei cavalli e dei muli. Quegli ortolani coi loro asinelli si partono mal volontieri dalla città quando scende la notte; ed il ricco il quale se ne torna a casa dopo la mezzanotte dall’opera, non pensa probabilmente, che vi sono uomini laboriosi, i quali prima che spunti il sole, verranno a raccogliere quanto i suoi cavalli hanno lasciato sul selciato. Mi si assicurò che due individui i quali facciano società fra di loro, acquistino un asinello, prendano a pigione da un gran proprietario un pezzetto d’orto, lavorando assiduamente, in questo clima felicissimo dove la vegetazione non è mai interrotta, non tardano guari a fare un guadagno di una certa importanza.

Mi scosterei troppo dal mio proposito, se volessi far parola delle molte e svariatissime industrie, le quali si possono osservare con piacere a Napoli, come del pari in qualsiasi altra vasta città; però voglio dire qualcosa ancora dei venditori ambulanti imperocchè appartengono questi specialmente, all’ultima classe della popolazione. Gli uni girano portando attorno un barile d’acqua ghiacciata, e limoni, per potere fare dovunque limonata, bevanda la quale non deve fare difetto neanco ai più poveri; altri portano in giro carri dove stanno fiaschi di liquori di varie qualità e bicchieri fatti a punta, ed infilati in una tavola bucata, perchè nel muovere il carretto non cadano; altri portano ceste ripiene di paste, di ogni specie di altre ghiottonerie, di aranci, di altre frutta, e si direbbe che ognuno vuole prendere parte alla vita facile e lieta, che di continuo si vive a Napoli, e contribuire ad accrescerne la piacevolezza.

Oltre questi venditori ambulanti, vi sono ancora altri piccoli merciaiuoli, i quali girano offrendo agli avventori le loro minute mercanzie, schierate sopra una tavola, tal-