Pagina:Goethe - Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87.djvu/392

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bisogni, e per certo l’azione della natura sempre costante da secoli, ha contribuito alla formazione del carattere cotanto pregevole sotto molti aspetti delle popolazioni delle contrade settentrionali. E pertanto noi giudichiamo dal nostro punto di vista con troppa severità i popoli del mezzodì, i quali vivono sotto un cielo cotanto più clemente. Le opinioni emesse dal signor di Pauw nelle sue Recherches sur les Grecs, colà dove parla dei filosofi cinici, corrispondono appieno a quest’ordine d’idee. Egli dice, che noi non ci formiamo un’idea esatta della misera condizione di cotali uomini, imperocchè il loro principio fondamentale di privarsi di ogni cosa, era grandemente favorito da un clima, il quale provvede a tutto. Tale individuo in quelle contrade, il quale a noi pare povero e miserabile, non solo trova soddisfazione a suoi bisogni più indispensabili, ma si può ancora godere la vita, e per tal guisa un così detto lazzarone napoletano, potrebbe sprezzare la carica di vicerè nella Norvegia, ovvero respingere l’onore del governo della Siberia, se l’imperatrice di Russia glie lo volesse affidare.

Per certo che nei paesi nostri un filosofo cinico farebbe una cattiva vita; nelle contrade meridionali per contro, la natura stessa lo alletta a quella. Ivi l’individuo cencioso non si può dire nudo; quegli il quale non possiede casa propria, nè tolta a pigione, che nelle strade, dorme sulle porte dei palazzi, delle chiese, riparato dal cornicione, ovvero sotto i portici; che quando fa cattivo tempo, trova per piccola moneta un sito dovunque, da porsi al riparo, non si può dire nè miserabile, nè abbandonato; non si può dire povero, perchè non ha pensato all’indomani. Si pensi soltanto quale abbondanza di mezzi di nutrimento offra questo mare ricchissimo di pesci, dei quali per precetto religioso la popolazione qui si deve cibare per due giorni in ogni settimana; si ponga mente all’abbondanza di frutta e di legumi che vi regna; si consideri come la contrada alle porte di Napoli abbia ricevuto nome di Terra di Lavoro, che è quanto dire nel senso che si dà in questo caso