Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1907, I.djvu/308

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254 ATTO PRIMO


Trappola. A questa sorta di gente si ha da dar da mangiare?

Momolo. Tant’è, son in impegno de farlo.

Trappola. Ci farà impazzire quanti siamo.

Momolo. Diseghe alle donne, che le varda ben ch’el letto sia netto all’ultimo segno, perchè se a caso la trova su i linzioli un gran de lavanda, la va in accidente.

Trappola. Oh che gioja!

Momolo. Animo, andeve a destrigar, che vien tardi.

Trappola. Per esempio, quanto vuole ch’io spenda?

Momolo. Fè vu.

Trappola. Ma se si spendesse troppo, e poi....

Momolo. No me rompe la testa; co1 v’ho dito fe vu, fe vu. (parte)

SCENA IV.

Trappola, poi Colombina.


Trappola. Non ci pensi, che sarà servito. Vuole che faccia io? farò io.

Colombina. Mi ha detto il padrone che io venga a parlar con voi; che cosa avete da dirmi?

Trappola. Oh, vi ho da dir delle cose molte.

Colombina. Via, principiate da una.

Trappola. Principierò da quella che più mi preme. Colombina, vorrei che vi ricordaste2 volermi bene.

Colombina. E il padrone mi ha mandato da voi per questa bella ragione?

Trappola. No, il padrone mi ha ordinato di dirvi che prepariate della biancheria da tavola e da letto, perchè si aspettano dei forestieri.

Colombina. Ho capito. Volete altro?

Trappola. Via, non abbiate fretta. State un poco con me. Mi ricordo che vi ho promesso di comprarvi una vesta: son galantuomo, ve la comprerò. (con arte fa vedere la borsa, col danaro che gli ha dato Momolo)

  1. Co: quando.
  2. Zatta aggiunge: di.