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IL CAVALIERE DI BUON GUSTO 135

Clarice. Credetemi, che v’ingannate.

Beatrice. Non lo può fare.

Clarice. Voi non potete sapere i suoi interessi.

Beatrice. So tutto; e vi dico che manda in malora la casa, e glielo direi in faccia.

Clarice. Cugina, non vi torna conto a disgustarlo.

Beatrice. Io non ho paura di lui.

Clarice. È un cavaliere che non lo merita.

Beatrice. Sì, sì, è un cavaliere che non lo merita. Ora me ne avveggio. Da qualche tempo in qua il signor Conte vi fa da cicisbeo.

Clarice. Questo nome di cicisbeo riguardo a me non gli conviene. I miei genitori non hanno pensato prima di morire a collocarmi; sono in un’età che so discernere il bene e il male, ma sono una fanciulla nobile, una dama onorata; non arrischierò in conto veruno il mio credito; ma se la fortuna mi offerirà le sue chiome, non sarò tarda nell’afferrarle.

Beatrice. Dunque se il conte Ottavio volesse far la pazzia1 di maritarsi, voi non avreste difficoltà d’accettar la sua mano.

Clarice. Perchè chiamate col titolo di pazzia un’inclinazione ch’egli aver potesse pel matrimonio?

Beatrice.2 Si ha da ammogliare mio figlio. La nostra casa non può soffrire l’incomodo di due matrimoni3.

Clarice. Cugina, questa non è casa vostra.

Beatrice. Come! Non è casa mia?

Clarice. Casa vostra è a Porta Capuana.

Beatrice. Qui c’è la mia dote.

Clarice. Questa è una cosa che facilmente si porta da un luogo all’altro.

  1. Bett.: bestialità.
  2. Nell’ed. Bett. precede: Bestialità, lo replico, ed orribile bestialità.
  3. Segue nelle edd. Bett., Pap. ecc.: «Il conte Ottavio è avanzato in età. Clar. Circa l’età, è uomo fresco e ben conservato. Beatr. Poverina! Non vi dispiacerebbe. Clar. S’egli volesse prender moglie, non avreste piacere che tal fortuna toccasse a me, piuttosto che ad un’altra? Siamo cugine. Beatr. Già, i parenti sono i nostri maggiori nemici. Clar. Di che vi potete doler di me? Beatr. Voi tendete alla rovina di questa casa. Clar. Se il Conte vuol prender moglie, voi non lo potete vietare. Beatr. Vedrò chi sarà questa femmina impertinente, che vorrà venire in questa casa a mio dispetto. Clar. Cugina, questa non è ecc..