Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, VI.djvu/112

Da Wikisource.
102


Les femmes dans la Comédie francaise et ital. au XVIII siecle, Paris 1899); il protagonista, una varietà singolare di marito geloso, che soltanto un fine osservatore poteva ritrarre; ma il pubblico, forse pel troppo complicato raggruppamento di tutte queste gelosie, non fece alla commedia la lieta accoglienza che l’autore s’aspettava. Di che si trae prova sino dalla prima recita, rileggendo il noto Complimento d’addio recitato l’ultima sera di quel carnovale 1751:

               La Prudente xe stà quella
                    Che ha costà mazor fadiga;
                    Per l’autor l’è la più bella,
                    Ma no so se tutti el diga.

Tutti no, neanche più tardi: per esempio Kotzebue, secondo il quale, tranne due spunti, trattasi di un lavoro piuttosto mediocre (a pagg. 97-98 delle sue Bemerkungen auf einer Reise aus Liefeland nach Rom und Neapel, Köln 1805, parlando di recite cui aveva assistito al Fiorentini di Napoli).

Goldoni la dedicò a Marina Sagredo, maritata ad Almorò II Andrea Pisani di Almorò II (nipote del doge Alvise Pisani) l’anno 1741. La Marina era rimasta vedova, quando il nostro commediografo le fece omaggio nell’edizione Paperini della produzione; e a lei pure appaiono dedicati tre Capitoli nei Componimenti poetici per l’ingresso solenne alla dignità di Procuratore di S. Marco per merito di S. Ecc. il sig. Gian Francesco Pisani, Venezia Albrizzi, s. a. ma 1764 (Museo civ. Correr, Cicogna 1108 [2] ). I quali capitoli sono inoltre racchiusi nel secondo volume nei Componim. diversi editi dal Pasquali (Venezia 1764), ma invece con la seguente dedica: All’ill. mo Sig. Giovanni Fontana, Segretario dell’eccellentissimo Senato, ed in quel tempo segretario d’ambasciata a Parigi. Notiamo però qui che in queste terzine, nelle quali Goldoni celebra a cielo la famiglia Pisani, si rivolge sempre al suo diletto amabile Fontana.

C. M.


Questa commedia uscì a stampa la prima volta nel t. VII (1754) dell’ed. Paperini di Firenze, e l’anno stesso fu ristampata a Bologna (Pisani e Corciolani) e a Pesaro (Gavelli, t. VII), due anni dopo a Torino (Fantino Olzati, VIII). Uscì ancora a Venezia nelle edizioni del Pasquali (t. X, 1768?) del Savioli (VII, 1771) dello Zatta (cl. 1. t. VI. 1789) del Garbo (VI, 1795); a Torino (Guibert Orgeas, X, 1773), a Lucca (Bonsignori), a Livorno (Masi) e altrove nel Settecento. Fedele all’ed. Pasquali, trovasi nel I vol. della Scelta di commedie di C. G. con pref. e note di Ern. Masi, Firenze, Succ.i Le Monnier, 1897. - La presente ristampa seguì pure principalmente il testo più curato del Pasquali, ma reca a piè di pagina le varianti delle altre edizioni.