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LA DAMA PRUDENTE 23

Eularia. Che cos’è quest’imbroglio di geloso, di freddo, di mio marito? Che cosa dice colui?

Colombina. Non lo sapete, signora? I ragazzi parlano a caso.

Eularia. Ha forse detto qualche cosa di mio marito?

Colombina. Oh niente, signora, niente.

Eularia. Questa mattina mio consorte è di cattivo umore. L’ha col fattore, l’ha col sarto, l’ha col parrucchiere. Basta dire che ha gettato una parrucca sul fuoco.

Colombina. Sì sì, il paggio me l’ha detto. (ridendo)

Eularia. (Ecco, il paggio ha parlato). (da sè) Orsù, Colombina, bada bene che i fatti miei non si sappiano fuori di casa, perchè me ne renderai conto.

Colombina. Se tutti fossero fedeli come me, potreste viver quieta.

Eularia. Hai terminata quella scuffia?

Colombina. Sì signora, l’ho terminata. Anderà bene?

Eularia. Sì sì, anderà bene. Va a stirare la biancheria.

Colombina. Cara signora, mi parete turbata.

Eularia. Lasciami stare.

Colombina. Viene il padrone.

Eularia. Va a fare quello che ti ho detto.

Colombina. Vado subito1. (parte)

SCENA III.

Donna Eularia, poi don Roberto.

Eularia. Con mio2 marito non so quasi più come vivere. Io l’amo, lo venero e lo stimo, ma mi tormenta a segno che mi mette alla disperazione.

Roberto. Vi occorre nulla da me? Vado via.

Eularia. Andate e tornate presto.

Roberto. Vado dal gioielliere, per assicurarmi se sia terminato il vostro gioiello.

Eularia. Se non uscite che per questa sola cagione, potete restare in casa.

  1. Pap. continua: (Per bacco, se io avessi per marito una bestia gelosa come il padrone, sarei molto tentata a fargli dire la verità)
  2. Pap.: Con questo mio.