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LA DAMA PRUDENTE 77


ATTO TERZO.

SCENA PRIMA.

Camera di donna Eularia.

Donna Eularia.

Che notte inquieta, che notte infelice è stata mai questa per me! Ogni ora mi pareva un secolo; ho1 desiderato l’alba di questo giorno con una grande impazienza. Lodato sia il cielo che mio marito, malgrado i suoi sospetti, non è arrivato a saper cosa alcuna nè della prima, nè della seconda rissa dei due imprudentissimi cavalieri. Vo’ far di tutto che non lo sappia2. Dicesi con ragione essere la notte la madre de’ pensieri: quel-

  1. Pap.: ed ho.
  2. Pap. aggiunge: e vo’ far quanto posso, perchè non sappiasi ch’ei sia geloso, e procurare io voglio di salvar l’onor suo, l’onor mio, e di mettere al sicuro la nostra pace comune.