Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VII.djvu/323

Da Wikisource.

L'AMANTE MILITARE 311

Corallina. Voglio almeno vederlo.

Rosaura. Ed avrai tanto cuore?

Corallina. Sono tanto avvezza a praticar militari, che ho fatto un cuor di leone. (parte)

Brighella. Bisogna che i militari i gh’abbia infuso del gran coraggio. (parte)

SCENA IX.

Rosaura e Beatrice.

Rosaura. Quel don Garzia è un uomo troppo precipitoso.

Beatrice. Don Alonso ha poco giudizio.

Rosaura. Don Garzia lo ha provocato.

Beatrice. Don Alonso gli ha perso il rispetto.

Rosaura. Difendetelo, che avete ragion di farlo.

Beatrice. Finalmente è mio sposo.

Rosaura. Sì, uno sposo che vi tratta con un eccesso d’amore.

Beatrice. I militari non sogliono far carezze.

Rosaura. Credo che anch’essi le sappian far, quando amano.

Beatrice. Voi lo saprete1 meglio di me.2

Rosaura. No, signora. Non ne ho praticati tanti, quanti voi.

Beatrice. Avranno conosciuto il vostro poco spirito.

Rosaura. Perchè conoscono che voi siete spiritosa, vi strapazzano.

Beatrice. Olà; parlate con rispetto.

Rosaura. Io sono nelle mie camere. Se non vi piace, quella è la porta per dove si esce.3

Beatrice. Lo saprà don Garzia.

  1. Pap.: sapete.
  2. Segue nell’ed. Pap.: «Ros. Signora, fareste meglio a andarvene di casa mia. Beatr. Io sono nel quartiere di mio marito. Ros. S’ei fosse vostro marito, non vi tratterebbe sì male. Beatr. M’ha data la mano in presenza di vostro padre. Ros. Per forza. Beatr. Orsù, io sono la moglie di don Garzia. Ros. Ed io sono la sposa di don Alonso. Beatr. Voi sarete tanto meno di me, quanto lo è l’alfier del tenente. Ros. La differenza del rango si spiega solamente sull’armi. Beatr. Certamente, non ne ho praticati tanti, quanti coi ecc.»
  3. Segue nell’ed. Pap.: «Beatr. Siete una impertinente. Ros. Questo titolo si conviene a chi va arditamente nelle case altrui. Beatr. Giuro al cielo, lo saprà don Garzia ecc.».