Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VIII.djvu/273

Da Wikisource.

LA SERVA AMOROSA 261


segni. Se ciò succede, Pantalone farà valere le ragioni del genero). (da sè)

Ottavio. Quietatevi, per carità. Sia maledetto quanto sei qui venuto! (ad Arlecchino)

Arlecchino. Mi ho fatt per ben.

Ottavio. Va via di qua; non sarà vero.

Arlecchino. Se no l’è vero, prego el ciel che possi1 crepar.

Ottavio. Maledetto! (gli dà una bastonada)

Arlecchino. Tolì, l’era mei che me lassasse venir el gosso. (parte)

SCENA IX.

Ottavio e Beatrice.

Beatrice. Perfida Corallina! me la pagherai.

Ottavio. Cuor mio, non andate in collera.

Beatrice. Sentite la vostra cara Corallina? la vostra serva fedele?

Ottavio. Via, siate buonina.

Beatrice. Le farò fare uno sfregio.

Ottavio. Sì, cara, sì, quietatevi.

Beatrice. Lasciatemi stare, non mi seccate.

Ottavio. Via, che farò testamento.

Beatrice. Quando?

Ottavio. Questa sera.

Beatrice. Ah! tutti mi vogliono male.

Ottavio. Ma io vi voglio bene.

Beatrice. Lo vedremo.

Ottavio. Vi lascierò erede di tutto.

Beatrice. Me lo sarò guadagnato questo poco di bene.

Ottavio. Ma non intendo già di morire per ora.

Beatrice. Corallina indegna!

Ottavio. Siamo da capo.

Beatrice. Voglio farla pentire de’ suoi maneggi; e se non giovano le minacce, metterò in opra i fatti. (parte)

  1. Che possiate. [nota originale]