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268 ATTO SECONDO

Corallina. In fatti sarebbe un peccato, che una signorina così gentile e garbata andasse in potere di un uomo senza spirito e senza grazia.

Rosaura. Mi ricordo ancora un giorno, che ei mi tenne dietro per la strada. Faceva ridere tutta la gente, e quando passa sotto le mie finestre, è il divertimento del vicinato.

Corallina. Anch’io qualche volta ho riso alle di lui spalle.

Rosaura. Per altro ha egli fatto quello che il signor Florindo non si sente di fare. Ha parlato egli al mio genitore, cosa che il signor Florindo non ha forse ancora pensato.

Corallina. Oggi ha destinato di farlo.

Rosaura. Basta, Corallina mia, lasciate ch’io vi parli con libertà. Non vorrei che questa cosa fosse promossa da voi per qualche buon genio che abbiate per me, e che il signor Florindo c’inclinasse poco, e lo facesse per complimento. Io lo stimo assaissimo, e accomodate che sieno le cose sue, desidererei che mio padre me lo proponesse: però, s’egli non mi volesse veramente bene, non sono ancora in istato di non potermelo staccar dal cuore, e non vorrei che facessimo la sua e la mia infelicità.

Corallina. Ella parla, signora mia, da donna assennata, non da giovinetta com’è. Gli stessi stessissimi sentimenti li ha il signor Florindo. Dubita anch’egli, che un trattato fatto per via di terze persone, impegni più per convenienza che per affetto. E in verità, in materia di matrimoni, sarebbe sempre ben fatto, che gli sposi prima di concludere si parlassero una volta almeno, e si assicurassero della loro reciproca inclinazione. Così i matrimoni riuscirebbero bene. Altrimenti la distanza inganna; le finestre confondono la verità, e si suol dire per proverbio: non ti conosco, se non ti pratico.

Rosaura. Ma! Come mai potrebbe accadere, che il signor Florindo mi vedesse da vicino e mi parlasse? Io lo credo difficile. In casa mia non verrà, se mio padre non gli dà parola e non la riceve da lui; e data la parola, non c’è più rimedio.

Corallina. Non potrebbe ella venire una mattina, o un giorno, così segretamente da me; e qui col signor Florindo vedersi...?