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I PUNTIGLI DOMESTICI 341

Rosaura. Niente, signora.

Beatrice. Spiegatevi.

Rosaura. Non mi leverete dal petto il suo cuore, dalla memoria il suo volto.

Beatrice. Oh, queste sono cose che se ne vanno un poco per volta.

Rosaura. Oh cielo! voi mi volete veder morire.

Beatrice. Scioccherella! Non si muore, no, per queste freddure.

Rosaura. Questa sera doveva essere sposa, e ora mi veggo precipitata. Ma perchè mai? Ma che cuore avete di tormentarmi?

Beatrice. Io lo faccio per tuo bene. Avrai uno sposo miglior di questo.

Rosaura. Ma io son contenta io che ci devo stare, non lo cambierei con un re di corona.

SCENA XIII.

Corallina e dette.

Corallina. (Signora, è qui il signor Marchesino). (piano a Beatrice)

Beatrice. Ritiratevi. (a Rosaura)

Rosaura. Cara signora madre....

Beatrice. Andate1 nelle vostre camere.

Rosaura. Non mi date un così gran dolore.

Beatrice. Andate subito, vi dico.

Rosaura. Obbedisco. (Le preme molto che io vada, voglio osservar dalla porta). (da sè, parte)

Beatrice. Fallo venire.

Corallina. Non sapete? Brighella ride e si burla di voi. (parte)

Beatrice. Briccone!2

  1. Pap.: Andate su.
  2. Pap. aggiunge: «Cor. Fategli dare sei bastonate. (Quattro per lei e due per me). parte».