Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VIII.djvu/48

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38 ATTO SECONDO

Olivetta. Ai comandi di Vostra Eccellenza.

Florindo. Benissimo. Saprò approfittarmi delle vostre grazie. Ma dove sono queste altre signore? Favorite, venite avanti. (alla porta)

SCENA II.

Giannina1 in caricatura, e detti.

Giannina. Son qui per obbedire Vostra Eccellenza. (inchinandosi)

Florindo. Come avete nome?

Giannina. Giannina, per obbedire Vostra Eccellenza.

Florindo. Siete bella, siete graziosa.

Giannina. Per obbedire Vostra Eccellenza.

Florindo. Avete due belli occhi, una bella bocca.

Giannina. Per obbedire Vostra Eccellenza.

Florindo. Cortesissime giovinotte, io son contentissimo di questo mio Marchesato, non lo cambierei con un re di corona. Ma ecco l’altra mia bella suddita.

SCENA III.

Ghitta2 in caricatura, e detti.

Ghitta. Eccellenza, all’onore di riverirla.

Florindo. Volete voi partire?

Ghitta. Eccellenza no, vengo anzi ad onorarla.

Florindo. Oh cara! vi sono obbligato. Che nome avete?

Ghitta. Ghitta, per inchinarmi a’ cenni di Vostra Eccellenza.

Florindo. Ma voi parlate elegantemente!

Ghitta. Sarò ben fortunata, se potrò gloriarmi di essere, quale con tutto il rispetto mi dico, di Vostra Eccellenza.

Florindo. (Ha imparata a memoria la chiusa d’una lettera). (da sè) Sicchè voi siete le principali signore di Montefosco?

  1. Bett.: Eleonora.
  2. Bett.: Corallina.