Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VIII.djvu/71

Da Wikisource.

IL FEUDATARIO 61

Cecco. Non si poteva discorrere senza queste sediaccie?

Nardo. Signor no. Quando si tratta di cose grandi, bisogna sedere; e queste sedie pare che suggeriscano i buoni consigli.

Mengone. In fatti sono avvezze da tanti anni a sentir consigliare, che ne sapran più di noi.

Nardo. (Sputa e si compone, e tutti fanno silenzio) Nobile ed antica Comunità, avendo noi penetrato per mezzo d’uno de’ nostri carissimi laterali, che il signor Marchesino cerchi d’infeudare le nostre donne nel Marchesato, bisogna pensare a difendere le possessioni del nostro onore, e le valli della nostra riputazione. E però pensate, consigliate e parlate, o illustri membri della nobile e antica Comunità.

Cecco. Io direi debolmente, per non impegnarci nè in ispese, nè in complimenti, di dargli1 un’archibugiata; ed io mi esibisco di farlo, in nome di tutta la nobile ed antica Comunità.

Mengone. No, amatissimo mio laterale compagno, non è cosa da farsi, mettere le mani nel sangue del nostro Feudatario; piuttosto direi, rassegnandomi sempre, che andassimo di notte tempo a dargli fuoco alla casa.

Margone. No,2 non va bene. Potrebbero abbruciarsi tanti altri che sono in casa, che non ne hanno colpa.3

Pasqualotto. A me pare che sarebbe meglio fare a lui quello che si fa alli nostri agnelli, quando vogliamo farli diventar castroni.4

Nardo. Ho inteso5. Ora tocca a parlare a me. Prima di metter mano al sangue, al fuoco, al taglio, vediamo se colla politica si può ottenere l’intento. Andiamo tutti dalla Marchesa madre. Quel che non farà uno, farà l’altro. Anderò io in prima, che sono il deputato di mezzo, e poscia i laterali. Se non faremo niente colla madre, procureremo di farlo col figlio; se non varranno le buone, varranno le cattive6; adopreremo il fuoco,

  1. Bett.: direi di dargli.
  2. Bett. e Pap. aggiungono: signor laterale destro.
  3. Segue nelle edd. Bett., Pap. ecc.: Questa sarebbe una cosa ben fatta: a tutte le porte delle nostre donne mettere una rete, farlo andar di notte, e se ci casca dentro, far che tutti lo vedano, e svergognarlo.
  4. Bett.: li vogliamo far diventar castrati.
  5. Bett. e Pap. aggiungono: la nobile ed antica Comunità.
  6. Così l’ed. Bett. Le altre edd., sbagliando: o le cattive.