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A SUA ECCELLENZA

IL SIGNOR

ALESSANDRO NAPOLION

D’HERAUT

Sergente Generale al servizio della Serenissima

Repubblica di Venezia.


B

ELLA gloria per me, bell’onore per le opere mie, che fra la serie numerosa de’ miei protettori contisi un Eroe Militare del valore e del merito di V. E. Gli elogj che si fanno nelle dedicatorie sogliono essere talvolta sospetti di adulazione, ma io non ho altro di buono nelle mie lettere, semplicemente scritte, che la verità e la moderazione; sicuro che quanto ho detto finora di quelli ai quali sono le opere mie raccomandate, non mi può essere rimproverato di falso, ma piuttosto posso io rimproverar me medesimo di aver detto assai meno di quello che al sangue loro, alle loro virtù e ai meriti loro si conveniva. Questa mia confessione sincera disporrà l’animo di V. E. a leggere quest’ossequiosa mia lettera senza timore di ritrovarla caricata di lodi soverchiamente, e farà sì che il Mondo, dalla verità delle poche cose ch’io saprò dire, potrà molto più argomentare della vostra eccelsa Virtù. Con tanto miglior animo entro a parlar di Voi con moderazione, sapendo di certo che Voi amate più di meritare le lodi, che di conseguirle; e rispetto al Pubblico, avvezzo da lungo tempo a lodarvi, non è d’uopo ch’io mi affatichi a parlar di Voi, poichè le vostre gloriose azioni vi hanno bastantemente fatto conoscere. L’illustre grado con cui la Repubblica Serenissima ha coronato gl’infiniti meriti vostri, ve lo avete acquistato colla fedeltà, e col sangue, e colle fatiche, ed Ella, clementissima Madre de’ valo-