Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, X.djvu/318

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coraggio dell’animo vostro generoso vi ha mosso la mano per acquistarle. Che non avete Voi di raro, di singolare, di sorprendente in ordine a camei, a pietre dure intagliate, avanzi miracolosi della rispettabile antichità? Io non istarò a descriverne la quantità ed il pregio, perchè non sono di tali studi bastantemente informato, ma so bene che cento e cento volte, in Venezia e altrove, ho sentito esaltare le Vostre raccolte per singolari e sublimi, e non vi è persona intendente che non desideri di vederle, e non parta maravigliata. Tutte queste magnifiche cose le avete poi collocate in una casa degna di tali ornamenti, in cui spicca egualmente il Vostro buon gusto per l’Architettura, e la proporzione delle idee della Vostra mente. Questa Fabrica fa l’ornamento del luogo ov’è situata, siccome l’altra da Voi eretta in campagna forma il piacere di chi la mira, e molto più di chi ha la fortuna di seco Voi abitarla. Tutto quello che finora di Voi ho detto, poco sarebbe, se la vostra persona amabile non superasse il merito delle preziose cose che possedete. Qui mi si aprirebbe un largo campo per ragionare delle Vostre virtù, ma so che se finora mi soffriste a stento, principierei a divenirvi stucchevole. Siete Inglese, siete Filosofo, amico del merito, ma non della lode. Voi credete che le Vostre virtù siano doveri dell’uomo, e che il lodarle soverchiamente sia un far torto alla umanità, alla ragione. La liberalità dell’animo Vostro non è che una grata corrispondenza al Cielo che vi ha colmato di beni; la dolcezza del Vostro tratto è una conseguenza delle idee della vostra mente, e della perfetta organizzazione del vostro corpo. La vostra cortesia, la vostra benignità... lasciatemi lodare queste due belle parti del vostro animo, poichè sono quelle che mi hanno incoraggiato ad offerirvi questo misero parto del mio talento, sono ammirabili, sono grandi, non ho stile bastante per commendarle, meglio sarà che io le veneri col silenzio, e dia fine a questo troppo tedioso foglio inchinandomi umilmente.

Di V. S. Illustriss.

Umiliss. Dev. Obblig. Servidore
Carlo Goldoni.