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TORQUATO TASSO 445

ATTO TERZO.

SCENA PRIMA.

Torquato, poi Targa.

Torquato. Sì, sì, vadasi pure dove miglior prepara

Stanza a me la fortuna. S’abbandoni Ferrara.
In questa illustre Corte finor fui sfortunato;
Spesso, cangiando cielo, si cangia anche lo stato.
A Napoli si vada; quella mia patria sia,
Che a me professa amore, che m’offre cortesia.
Fuggasi della Corte la noia ed il periglio:
Del Signor mio s’adempia il cenno ed il consiglio.
È ver, saran per questo contenti i miei nemici;
Ma io godrò lontano giorni assai più felici.