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IL FESTINO 75


SCENA XI.

Balestra smascherato, e dette.

Balestra. Madama, al vostro albergo io fui, nè vi trovai;

Finora in più d’un loco in van vi rintracciai.
A caso al caffettiere chiesi se foste qui,
Egli con mio piacere mi ha risposto di sì.
Pregavi la padrona vogliate in cortesia
Favorirla al festino, o sola, o in compagnia.
Madama. Ditele che gradisco il generoso invito:
Goderò le sue grazie unita a mio marito;
E che, se mel permette, con donna Rosimena,
E colla sua figliuola verrò al festino.
Balestra.   E a cena.
Madama. Fatele i miei divoti sinceri complimenti;
Avrà poi da me stessa i miei ringraziamenti.
Balestra. (Sarà servita. Ancora non so s’io vegli o sogna;
Ma il sospettar di tutto mi pare una vergogna).
(da sè, e parte)

SCENA XII.

La Marchesa, la Baronessa, Madama.

Madama. Amica, che ne dite?

Balestra.   Con voi me ne consolo.
Madama. (Questo sì che può dirsi della finezza un volo). (da sè)
Marchesa. Oh, oh, guardate, amica.
Baronessa.   Che maschera da scena!
Marchesa. Chi è quella?
Baronessa.   Non saprei.
Madama.   È donna Rosimena.
Marchesa. Vecchia pazza!
Baronessa.   Tacete.
Madama.   Dirolle del festino.
Baronessa. Chi è quel che l’accompagna?
Marchesa.   Il caro don Peppino.