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A SUA ECCELLENZA

IL SIGNOR CAVALIERE

PIETRO CORRER

per la Serenissima Repubblica di Venezia

AMBASCIATORE ALLA SANTA SEDE1.

R

ICORDOMI, Eccellentissimo Signor Cavaliere, che nell’anno 1740 foste uno dei quattro Nobili eletti dalla Repubblica Serenissima a complimentare ed a trattenere il Principe real di Polonia ed Elettoral di Sassonia. In quella sì splendida congiuntura ammesso anch’io fortunatamente a contribuire al divertimento di un sì gran Principe colla rappresentazione della mia Tragedia intitolata Enrico Re di Sicilia2, ebbi agio di presentarmi all’E. V., di conoscere da vicino il genio che sortito avete dalla Natura per le magnifiche imprese, il talento che possedete per animarle, e la generosità dell’animo vostro per eseguirle. Allora dunque, dedicandovi l’umilissima mia servitù, parvemi di poter sperare la benignissima protezione vostra, e coltivava nell’animo l’ardente brama di meritarla; ma dalle mie vicende, al mondo pur troppo note, trasportato di qua lontano3, perdei la traccia in Venezia de’ miei Protettori e Padroni, cercando altrove quella fortuna che ho poi nella patria mia ritrovata. Tornato dopo parecchi anni a rivedere questa Serenissima Dominante4, e presentatomi al pubblico col novello sistema delle Comiche mie Rappresentazioni, seppi di certo, per onor mio e per mia vera consolazione, che l’E. V. fu uno dei primi a qualificarle coll’autorevole sua approvazione, e

  1. La presente lettera di dedica fu stampata in testa alle Donne de casa soa l'anno 1758 (novembre), nel t. V del Nuovo Teatro Comico dell’Avv. C. G., edito da F. Pitteri, Venezia.
  2. Vedasi vol. I della presente edizione, pag. 135.
  3. Vol. 1, p. 145 e sgg.
  4. Allude al suo ritorno da Pisa, nel 1748.