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1778 al Teatro del Cocomero di Firenze, che finì con questa ottava dedicata da Jacopo Corsini al discendente degli Eraclidi:

               Oh sangue degli Eraclidi tradito
               Per via di quel raggirator Pasquale!
               Ercole, Ercole, tu morditi il dito
               E fai vendetta al grave insulto eguale.
               Cosa farne d’un sangue un dì pulito.
               Or guasto per consenso e andato a male,
               Se non che darlo al friggitor Morino
               Che ne faccia pe’ cani un roventino?

(Ottave cantate nel Teatro di Via del Cocomero dal comico signor J. C.) Da una recita del 1809 al Collegio Nazionale di Modena (Gandini, Cronistoria dei Teatri di Modena, 1873, vol. II, p. 226) i nostri incompletissimi appunti passano alla ripresa della Compagnia Reale Sarda l’anno 1828 col titolo La contessa villana, mutamento di nome ben caratteristico per la fortuna del lavoro. Sebbene attribuita espressamente al Goldoni nelle carte della Reale Sarda, del Goldoni non la ritiene il Costetti perchè una «mascheratura di titolo» non rispondeva alle consuetudini di quell’illustre istituzione. (La Comp. R. S. ecc., Milano, 1893, p. 71). Ma un’esame del copione (Collezione Rasi, Firenze) prova ch’era proprio una riduzione del Raggiratore, spostata la parte del protagonista da fratello a sorella, e mantenuti i personaggi e le scene atte a far risaltare la rustica eroina. V’ha persino il verboso sottotitolo Eraclio degli Eraclidi, discendente da trentasette città che non sappiamo se figurasse sui manifesti della Reale. Una riduzione simile o identica doveva essere in uso presso altre compagnie ancora. È pure in due atti e ha gli stessi personaggi Il Raggiratore ovvero la Villana finta contessa eseguita il 15 novembre 1856 al Nobile Teatro di Zara, per la serata di Clotilde Sacchi Paladini, famosa servetta (Sabalich, Cronistoria aneddotica del Nobile Teatro di Zara, [in corso di pubblicazione], p. 227 e Collezione di manifesti goldoniani di E. Maddalena). Sempre per la fortuna della commedia va notato che durante il napoleonico Regno d’Italia il Raggiratore fu proibito dalla Censura (Paglicci Brozzi, La politica di C. G., Scena illustrata 1888, n. 23 ed Elenco delle rappresentazioni drammatiche pei teatri del Regno d’Italia. Venezia, Biblioteca Marciana, Mise. 2752).

Il Raggiratore venne tradotto in tedesco:

Der Leutansetzer oder die stolze Armulh; ein Lustspiel in drey Aufzügen, dem Italienischen des Herrn Goldoni nachgeahmel con Friedrich Wilhelm Weiskern und auf dem Kaiserlich Königlich - privilegirten Deutschen Theater zu Wien ausgeführet im Brachmonate 1760. 1765 [Vol. XI della Neue Sammlung von Schauspielen, ecc. Vienna, 1767] e in portoghese:

O conde Nestor ou a Condessa Cariota.... Lisboa, 1782, ed. Domingo Gonsalves.

Il Leutansetzer, come fu già osservato (v. nota all’Impostore, vol XI, p. 200), fu ritenuto dal Mathar (C G. auf dem deutschen Theater des XVIII Jahrhundert. Montjoie, 1810, pp. 3-7, qual rifacimento dell’Impostore, ripetendo