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labbra de’ spettatori. Io non voglio, Signore, che fra di noi ci aduliamo; non intendo far passare la vostra Figlia, la mia Compagna, per donna erudita, saccente, o romanziera e sputasentenze; ma ha il cuor ben fatto e la mente illuminata, quanto a donna conviene, e basta ciò, perch’Ella sappia discernere la verità del costume, e la forza del sentimento e della vera passione. Volete una certa prova del suo prudente discernimento? Eccola. Ella conosce perfettamente quando ha da parlarmi, e quando desidero ch’ella taccia. L’estro, la fatica, l’impegno mi rendono talora inquieto, intollerante, fantastico; ella lo conosce perfettamente, e tace, e soffre, e non mi molesta. Sparito il pensiero torbido dalla mia mente, è prontissima a rallegrarmi con qualche detto giocoso, e mi fa scordare ogni noia passata. Noi formiamo tuttavia tra noi due una piacevole conversazione, come ne’ primi dì delle nozze, e ad essa comunicando tutti i miei disegni ed i miei pensieri, ne ho riportato mai sempre buoni consigli e salutevoli previsioni. Manca alla nostra felicità il piacere di poter essere con Voi e colla Vostra degna Famiglia. Il destino ci vuol lontani, e due sole volte, dacché ho l’onore di essere vostro genero, ci siam veduti. Spero e desidero di rivedervi, e di passare con Voi delle ore gioconde e tranquille. Voi sapete occuparvi assai piacevolmente negli ozj vostri. Le amicizie poi, che Voi coltivate, sono tutte onorifiche, esemplari, costumatissime. Col mezzo vostro contratta ho pure costì servitù profittevole con Cavalieri illustri1, con persone di merito, con Religiosi degnissimi. Voi siete uomo d’intelligenza e d’amenissima conversazione. Dio vi mantenga sano e felice, e prosperi gli affari vostri e la vostra Famiglia, e mi conceda la grazia di rivedervi, e di dare una simile consolazione alla cara Vostra Figliuola. Frattanto degnatevi di ricevere cortesemente questa Commedia che io vi spedisco, e che al vostro Nome consacro e dedico, con quell'amore e con quel rispetto con cui umilmente mi sottoscrivo

Vostro Devotiss. Obbligatiss. Servidore e Genero
Carlo Goldoni.


  1. Vedasi, per esempio, la lettera di dedica del Contrattempo, nel vol. IX.