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84 ATTO QUINTO
Bainer. Vedo di gran figure.

Lass.   Costanmi gran fatica.
Bainer. A Marianna volete che l’amor vostro io dica?
Lass. Se sperar si potesse...
Bainer.   Se non ha dote, è bella.
Lass. Vedete quella linea dell’altra paralella?
Bainer. Amico, io vedo tutto, vedo l’operazione
Del circolo a che tende, conosco l’intenzione.
Figuriam questo punto di monsieur Lass il core,
Figuriamo quest’altro di Marianna l’amore.
La linea tende al centro, ch’è il bel della nipote:
Ma ne impedisce il corso mancanza della dote;
Io potrei veramente formar giusto triangolo,
Ma vo’ di tal figura restar fuori d’ogni angolo;
Onde piegate pure il foglio ed il progetto,
Voi vi formaste in mente un circolo imperfetto.
Lass. (Lo guarda, piega il foglio, lo saluta, e parte.)

SCENA IV.

Monsieur Bainer, poi madama Marianna.

Bainer. Ecco gl’insidiatori dei splendidi contanti:

Ecco gl’interessati filosofi ignoranti.
È ben che a maritarla con mio piacer sia giunto.
Termineran le insidie. Ecco Marianna appunto.
Marianna. Signor, voi mi diceste, che essendo sol, venissi;
Eccomi ai cenni vostri.
Bainer.   Sì, Marianna, il dissi;
E a tempo a me venite. Spiegò la fiamma ascosa
Monsieur Guden alfine, e vi desia in isposa.
Giovane, e d’alti fregi, ricco, prudente e saggio,
Par che a noi l’abbia scorto di provvidenza un raggio.
Voi l’amate?
Marianna.   Sì certo, l’amo, signor, nol nego.
Questa mia fiamma onesta di compatir vi prego.