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Tonina. O vôi la prima, o gnente.
Alì. Via, se ben me voler... (a Tonino)
Tonina. La mia reputazion.
Alì. Se aver stima per mi... (ad Annina)
Annina. A son quella che son.
Tonina. Gnanca per mille doppie.
Annina. Nianc si me fan regina.
Tonina. Annetta prima donna?
Annina. Prima donna Tugnina?
Tonina. Vôi ch’i me taggia a fette.
Annina. A me fareu scurtgar.
Alì. Tutte do maledette al diavolo mandar.
SCENA VII.
Trottolo e detti.
Alì. Un corno. (a Trot)
Trottolo. Ascolti; è una signora.
Alì. Donne più non voler. Femene andar malora.
Trottolo. Dirò che se ne vada.
Alì. Ferma; sentir chi star?
Trottolo. Credo sia cantatrice; almen così mi par.
Alì. Star de musica stuffo. Donne più no soffrir.
Star bella?
Trottolo. E graziosissima.
Alì. Ah, sì, far vegnir.1
(Trottolo parte)
Pasqualino. (Se alcuna si fa sotto, non vi tornerà il conto). (a Ton.)
Tonina. (Vaga la casa e i coppi2, ma che se salva el ponto).
(a Pasqualino)