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LE SMANIE PER LA VILLEGGIATURA 83


Fulgenzio. E volete andare in campagna senza concludere, senza stabilire il contratto?

Vittoria. Che contratto?

Filippo. Prima di partire si potrebbe fare la scritta.

Vittoria. Che scritta?

Leonardo. Io son prontissimo a farla.

Vittoria. E che cosa avete da fare?

Giacinta. Si chiamano due testimoni.

Vittoria. Che cosa far di due testimoni?

Brigida. Non lo sa? (a Vittoria)

Vittoria. Non so niente.

Brigida. Se non lo sa, lo saprà.

Vittoria. Signor fratello.

Leonardo. Comandi.

Vittoria. Si fa lo sposo?

Leonardo. Per obbedirla.

Vittoria. E a me non si dice niente?

Leonardo. Se mi darete tempo, ve lo dirò.

Vittoria. E questa la vostra sposa?

Giacinta. Sì, cara, sono io che ha questa fortuna. Mi vorrete voi bene?

Vittoria. Oh quanto piacere! Quanta consolazione ne sento. Cara la mia cognata. (si baciano) (Non ci mancava altro che venisse in casa costei).

Giacinta. (Prego il cielo che vada presto fuori di casa),

Brigida. (Quei baci credo che non arrivino al core).

Filippo. (Vedete se si vogliono bene!) (a Fulgenzio)

Fulgenzio. (Sì, lo vedo. Voi non conoscete le donne). (a Filippo)

Filippo. (Mi fa rabbia).

Giacinta. Eccoli, eccoli; ecco due testimoni.

Leonardo. (Ah! ecco Guglielmo, egli è la mia disperazione; non lo posso vedere). (da sè, osservando fra le scene)

Vittoria. (Che caro signor fratello! Prender moglie prima di dare marito a me! Sentirà, sentirà, se gli saprò dire l’animo mio....) (da sè)