Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1923, XXII.djvu/271

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SCENA XIV 1.

Geronte, Dorval.

Geronte. Così abusate della mia amicizia?

Dorval. Sono un uomo d’onore, ho promesso, ma con delle condizioni.

Geronte. Ma voi... o lei. (volgendosi chiama) Angelica, Angelica.

Dorval. (Che ti venga la rabbia. Mi farebbe uscire de’ gangheri). (parte non veduto da Geronte)

SCENA XV.

Gerontesolo, chiamando.

Olà; chi è di là? vi è nessuno? La sciagurata la troverò, (poi) voltandosi e credendo di parlare a Dorval) Voi mi renderete conto... Come! È partito! Mi pianta qui! Dorval, Dorval. (chiamando) Ah l’ingrato! Ah l’indegno! Olà qualcuno, Picard, Marta, Picard, Picard.

SCENA XVI.

Geronte, Picard.

Picard. Signore.

Geronte. Non rispondi? Bestiaccia! Non senti? Non rispondi? 2

Picard. (Da sè) È ben duro qualche volta!

Geronte. Ti ho chiamato e richiamato.

Picard. (Malcontento) Eccomi qui.

Geronte. (Bruscamente) Hai veduto Dorval?

Picard. L’ho veduto.

Geronte. Ov’è egli?

  1. Ecco la scena corrispondente, ch’è la XIX, nella traduzione del Candoni: "Ger... Che abusate della mia amicizia, e del mio affetto per la vostra persona? (continua a parlare con Dorval) Dor. Ma udite le ragioni (alzando la voce) Ger. Che ragioni, che ragioni? Non c’è ragione. Io sono un uomo d’onore, e se lo siete voi pure, animo, subito. (volgendosi chiama) Angelica. Dor. (Che diavolo d’uomo! Egli mi farebbe violenza sul fatto), (fuggendo)".
  2. La punteggiatura nel testo è così: "Non rispondi! Bestiaccia! Non senti! Non rispondi?"