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applaudito in anticipazione. Oggi fu evocato nel secondo atto. Venne e si ritirò, ma il pubblico non era contento ed egli dovette mostrarsi un’altra volta". A Milano il 21 settembre, finita la commedia, la Malibran si portò nel camerino del Vestri e lo baciò. Ed egli, assaporato cordialmente il bacio, le disse che non si sarebbe lavato il viso per 100 anni! (Cosentino, Modena, Lombardi e Vestri, pp. 44, 103). Ma il cammino del B. b. non fu tutto seminato di rose, neanche con interpreti quali il Vestri. Una volta a Venezia gli spettatori accorsi ad applaudire il grandissimo Geronte non sono che dieci. Si fa alla ribalta allora l’attore e dice: "Signori, li ringrazio d’avermi favorito; ma poiché siamo pochini, li invito tutti a cena con me alla trattoria del Selvatico" (Costetti, La Comp. R. Sarda, 1893, pag. 75). Peggio accadde a Livorno "dove il Burbero benefico fatto da Vestri non si voleva lasciar terminare" (Lettera inedita - 21 febbraio 1821 - di L. Domeniconi ad Antonio Benci, Firenze, Bibl. Marucelliana).

1821. Il B.b. è nel primo repertorio della Compagnia Reale Sarda costituitasi allora. "I primi onori sono al gran babbo e al suo capolavoro Il burbero benefico" annota il Costetti (op. cit. pp. 13, 15). Era Geronte Francesco Miutti, caratterista acclamato.

1827, febbraio, al Teatro del Cocomero. La Comp. di Luigi Domeniconi con Luigi Gattinelli, altro caratterista di fama, non pare cogliesse allori col Burbero. Molti appunti muove Gio. Ped. [l’ab. Giovanni Pedani] al protagonista che gli parve "esprimesse principalmente il collerico" e non avesse "tutta quella decente gravità e quella parsimonia di gesto che si richiede alla severità del pensatore". E aggiungeva: "Degli altri attori che gli fur colleghi in questa infelice rappresentanza non parleremo per non parere burberi non benefici". Ma della commedia aveva detto: "[questa] è senza dubbio la prima fra quante ne creò l’ingegno italiano" e deplorava che il G. fosse stato obbligato ad esulare "e coprire il più bel parto della sua mente di galliche vesti" (Gazzetta di Firenze, 17 febbraio 1827).

1844, gennaio, al Teatro Re di Milano, protagonista Gustavo Modena. All’interessante tentativo il Pirata dedica solo queste poche parole: "Gustavo Modena, attore enciclopedico, si slanciò anche nel campo de’ caratteristi e al nostro Teatro Re fece il B.b. per modo da doverlo replicare" (1844, 23 gennaio, p. 236).

1855, il 31 maggio, prima recita del Burbero benefico a Parigi (Théâtre Italien, Sala Ventadour) durante le recite di Adelaide Ristori con la Compagnia Reale Sarda. Fu protagonista Gaetano Gattinelli. Anche a lui la critica nostra appuntava di rappresentare l’uomo collerico più che il burbero (cfr. Scaramuccia, Firenze, 30 maggio 1854). Delle critiche francesi citiamo questa di Théo Gautier, la sola che (per cortesia di Leon Dorez) potemmo conoscere: "Nous ne nous arrêterons pas au Burbero benefico (le Bourru bienfaisant, que Goldoni avait d’origine composé en français pour être joué à Paris devant Louis XV, et qui se trouve être ainsi une traduction écrite par l’auteur lui-même); disons seulement que la Ristori y est d’une adorable câlinerie, et que M. Gattinelli joue le Bourru bienfaisant avec une phisionomie moitié rogue, moitié bonhomme, trés bien modelée, et qui rappelle ces masques de la comédie antique dont un profil se refrogne tandis que l’autre sourit". La