Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1923, XXII.djvu/308

Da Wikisource.
300


Ristori si duole nei suoi Ricordi (1887, p. 36) che la Rachel fosse venuta a sentirla proprio in quella sera, dov’ella nella parte di Mad. Dalancour non poteva far valere la sua arte.

Fra i più ammirati interpreti del Burbero bisogna rammentare ancora Luigi Taddei che per lunghi anni fece parte della Compagnia del Teatro de’ Fiorentini a Napoli, e fu detto il continuatore del Vestri, Cesare Rossi, alla cui geniale arte, se interprete di parti goldoniane, aggiungeva scintille l’immensa adorazione per l’autore - ed Ermete Novelli che il I novembre 1900 inaugurò col Burbero la Casa di Goldoni al Valle di Roma. Il Novelli portò Geronte anche all’estero. Alla vecchia commedia, un giorno in Europa più popolare di qualunque altra del suo autore, la critica contò più d’una ruga, ma rese unanime omaggio d’ammirazione al grandissimo attore. Ben degna di ricordo è pure una recita del Burbero il 17 aprile del

1916, al T. Goldoni di Venezia, protagonista lo stesso Novelli degnamente secondato da Emilio Zago nella parte di Dorval (Lorenzo, veneziano) - altre volte magnifico Geronte egli stesso nella riduzione dialettale del Hurard.

RECITE DI FILODRAMMATICI

Commedia breve, d’agile dialogo e di pochi personaggi, è frequente assai nel repertorio dei Collegi e dei filodrammatici. Si fece intorno al 1774 a Chantilly nel castello del Principe di Condé [Louis Joseph Bourbon, Prince de Condé, 1736-1818, soldato e scrittore], protagonista il principe stesso che "recitava passabilmente per un’Altezza" (Fleury, op. cit.,III, pag. 152). Il Goldoni gli venne presentato a Choisy da Mad. Adelaide. "Egli mi parlò del mio B. b.: sapevo che l’aveva recitato a Chantilly e che aveva reso la parte di Geronte inappuntabilmente; colsi quest’occasione per fargli i miei complimenti e i miei ringraziamenti "(Mémoires, IV, cap. XXIV). Di una recita di filodrammatici a Venezia l’anno 1785 dà notizie il cod. Cicogna 2999 (Appunti di G. Ortolani). Altra recita il 16 settembre 1777 nella villa Aldrovandi a Camaldoli (Lettera del co. Ant. Dosi a F. Albergati. Carteggi Albergati. Spogli di G. Ortolani). Nella Gazz. Toscana del 3 marzo 1784 si legge questa notizia da Pisa: "Commedia francese di questi signori della Carovana - per dar saggio del profitto da essi fatto nella lingua francese col rappresentar commedie in detto idioma... Nella domenica scorsa... fu recitata coll’intervento dei medesimi R. R. Personaggi [la Granduchessa ed altri principi] le Bourru bienfaisant. "Le parti femminili erano sostenute da maschi. Non altrimenti si sarà fatto nel Collegio di San Carlo di Modena, dove la commedia si diede nel 1793, pochi giorni dopo la morte dell’autore (Modena a C. G. 1907, p. 293) e nel Collegio Tolomei di Siena, in cui il Bisbetico di buon cuore si eseguì nel carnevale del 1797 e "in quattro paginette" si pubblicarono l’argomento della commedia e il nome degli attori (cfr. E. Teza in Rassegna bibliografica di lett. ital. 1896, pag. 265). Altre recite di filodrammatici: il 23 agosto 1800 a Milano (Accad. dei Filodramm., Cenni del socio G. Martinazzi, 1879); il 23 settembre 1849 al Cocomero di Firenze (Repertorio del T. d. Cocom. dal 1847 al 1858, ms. della Marucelliana); ancora a Firenze il IO ottobre 1852 (Monitore toscano del 9 ottobre); cinque recite nell’86 nel Teatrino Spinelli di Modena, proprietà di mons. Spinelli,