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TRADUZIONE TURCA

Rappresentata nel 1858 da una compagnia armena al Teatro Naum di Costantinopoli (Carlo Goldoni, Rivista, Firenze, 12 gennaio 1858). La notizia di questa recita fece il giro dei giornali del tempo.

Con altre commedie goldoniane, ma meno di altre adatta a rifacimenti dialettali, il B. b., fu intorno al 1876 ridotto in veneziano da Carlo Hurard per la Comp. di Angelo Morolin. E dopo il Morolin lo recitò in veneziano Emilio Zago. Ma già con Giuseppe Moncalvo Geronte aveva lasciato le aristocratiche aure della Comédie e di Fontainebleau per farsi un modesto Beltramino milanese (Autobiografia del Vecchio artista G. M., ecc. Milano, 1858 p. 12), Altro ancor più umile rafforzamento è il B.b. comm. rid. per uso dei collegi maschili (Teatro scelto per l’adolescenza, per cura dell’ed. C. Riccomani di Roma, 1878, serie III, e altrove) dove ad Angelica è sostituito Carletto, che il fratello rovinato vuole per liberarsene cacciare in una farmacia!

Come tutte le commedie fortunate anche il B.b. ebbe uno strascico d’imitazioni - in Italia e fuori - nella letteratura drammatica e narrativa. Se ne risente l’eco in Mal genio e buon cuore dell’Avelloni (cfr. Corniani, I secoli, ecc Torino, ’55, VIII, pag. 222; Salsilli Tra un atto e l’altro, 1914, pag. 227), nell’Atrabiliare del Nota (Allocco-Castellino, Alb. Nota, Torino, 1912, p. 181, 182), in Così faceva mio padre di F. A. Bon, (Costetti, Il Tea. ital. nel1800, 1901, p. 64; Salsilli op. cit., p. 224); nel Vero blasone di T. Gherardi del Testa (episodio di Angelica e di Dorval; cfr. Zendralli T. G. d. T, vita, ecc. Bellinzona, 1910, pagg. 115-121, 131), nel Nemico delle donne del Marchisio, nell’Agnese del Casari e nel Perdono del Bersezio (per i tre ultimi cfr. Toldo, op. cit., pag. 73). Il trionfo del B. b. a Parigi offre a Domenico Righetti la cornice a un suo G. a Parigirappresentato nel 1828 dalla Comp. Reale Sarda (I teatri. Rivista Milano, 18 dicemb. 1829; Costetti, La C. Reale Sarda, ecc. Milano. 1893, pag. 69-71). Negli Ultimi giorni di C. G. del Carrera il poeta morente rivive in una sua allucinazione la memorabile recita e le acclamazioni della folla entusiasta.

Tra le imitazioni francesi è certo la più notevole il Tyran domestique di Alex. Duval, recitato il 16 febbr. 1805. Restano lontani da Geronte, ma sempre ricordo della commedia italiana, L’amant bourru del Monvel (già ricordato come primo Valèredel B. b.) recitato alla Canobbiana nell’ottobre dell’11 (Il Poligrafo, 20 ottobre 1811) e l’Uomo bestiadi Bayard e Varner, "meno veritiero" del Burbero- scrive il Figarodi Milano (18 aprile 1846) per una recita a quel Teatro Re. Con titolo quasi identico - L’uomo bestiale- si fece nel 1847 a Firenze una "seconda edizione alla moderna del Sior Todaro e del Burbero, operata da una giovinetta "riferisce la Rivista di Firenze(5 maggio). Anche il Sardou si valse del Burbero per quella sua Maison neuve che tanto deve, si sa, alla commedia-madre, La casa nova. "Di Marton s’è ricordato assai il S." - avverte E. Masi" nella vecchia governante di M. n. e non di Martonsoltanto " (Scelta, cit.. II, p. 587).

Nella numerosa filiazione del Geronte goldoniano ci è caro comprendere