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84 ATTO PRIMO


del mondo. Il Genio Buono batte la bacchetta. Torna il primo tendone, e la scena chiara.

Genio Buono. Ebbene, siete voi persuasi delle bellezze di questo mondo?

Arlecchino. Ladri? zelosie? bastonade? cascar in acqua? morir? No vôi altro. Ve ringrazio dell’avviso. Corallina, xe meggio che stemo qua.

Corallina. Eh sì, la nostra pace, la nostra tranquillità vai più di tutti i piaceri del mondo.

Genio Buono. Mi consolo con voi di una sì pronta, di una sì eroica risoluzione. Ma è necessario che sia costante e durevole.

Arlecchino. Costante, costantissima.

Corallina. Durevole, durevolissima.

Genio Buono. Se così è, spogliatevi della seduzione più forte, date a me quell’oro e quell’argento che custodite.

Arlecchino. St’oro? (pateticamente)

Corallina. Questo danaro? (pateticamente)

Genio Buono. Se voi non lo rinunziate, vi resterà sempre vicino il pericolo e la seduzione.

Arlecchino. Cossa distu, Corallina?

Corallina. Perchè dobbiamo noi privarci di questo danaro? (al Genio Buono)

Genio Buono. Finora viveste bene, non ne aveste finora bisogno alcuno: a che volete voi conservarlo?

Corallina. Abbiamo vivuto, è vero, ma con parsimonia e fatica. Se potessimo vivere un poco meglio?

Arlecchino. Sempre pan, sempre latte! Qualche gotto de vin, qualche piatto de maccaroni.

Genio Buono. Non vi lasciate ingannare dall’avidità, dalla cupidigia.

Arlecchino. (No vorria che sto sior, co sta pulizia1 ne fasse la carità de torne sti bezzi, per goderli elo). (piano a Corallina)

Corallina. (Per me non glieli do certamente). (ad Arlecchino)

  1. Con questi modi gentili: v. Boerio.