Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/181

Da Wikisource.

t54 naie o con un pronomei prende la persona di qaello al (pia** le ai riferisce; cosi che, nel primo esempio, che è in prima persona, perchè rappresenta io ; e quindi sono è nella pri- aia; nel seguentecA^ è in seconda persona, perchè corrispon- de con tu nel terzo caso la quale è in terza persona* e si riferisce ad ultima^ e non a i^/, come potrebbe parere. I • // buon uomo in casa ari morto era ecc. B. s. TVodb- ro^ onde fosti ^ e cui figliuolo? B« 3. Fedi cui io do mangiare il mio, B. 4* Andando da Milano a Pavia , si scontrò in un gentiluomo a cui nous era Torello. B. 5. Sopra il monte Tarpeo vedrai un caualier Cff* Italia tutta onora. P« 6. Egli vi troverebbe me in luogo di colui cui trovar vi si crede. B. 7« Edio cu r nuova sete ancor frugava. D«  II pronome congiuntivo cui non si può adoperare per agente; si usa perle pia con le preposizioni, due delle quali si posson con eleganza sottintendere; sì che nel primo esempio si sottintende dij nel secondo a* In luogo di // nome di cui ^ sì traspone, e si toglie la preposizione come nel terzo esempio^ il cui nome; e parimente in simili espressioni, in luogo di il maestro^ la scienza di cui^ si dice il maestro^ la cui scienza^ in vece di, un giovane il nome di cui , un giovane il cui nome^ ecc ; ma avverti che il dire il di cui nome^ la di cui scienza^ è un volgarismo che non si trova approvato dai clas- sici; e che solo parlando di proprietà e di pertinenza si può sottintendere di che non potresti, facendo menzion d^alcu- no, dire: e cuif per tacere delle altre qualità dirò solo; in luogo di e di cui^ come m* è venuto letto in un certo opa* scolo che m*ha fatto porre qui questa restrizione. Talvolta il congiuntivo che^ il quale abbiam veduto essere usato e per agente e per oggetto, può produrre un senso ambiguo» simi- le a quello che si sente nel quinto esempio; ove non ai di*