Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/228

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determioaute. Questa espressione determinante si puòuMre^ come mostra il secondo esempio^ anche con costui^ costei^ e costoro^ quando si voglia richiamare alla memoria di chi ode la persona già nomioataf ed è maniera espressiva. Gli aggettivi quegli e quelli ancora si possono adoperare per cO" loro nel senso astratto ; come si vede per lo quinto esem- pio. Un altro esempio del Gelli si trova a carte 187. L* osservazione che sopra questi^ quelli^ e quegli^ fa il Sig. Ameota mi fa ricredere delle medesime mie parole in lode di lui dette nella introduzione, ch'egli abbia combat-- tuto con buoni argomenti gli errori del Bartoli» Come mai si possa trattare di una scienza e mostrare di conoscer sì po- co il valore de* vocaboli, son due cose che non posso rac- cozzare insieme. Egli chiama questo e quello ora pronomi, ora neutri, ora sostantivi, dando loro e casi e declinazioni , e non so che altro. Nelle parole questo anno e quello amo^ re, dice che questo e quello sono pronomi neutri. Ma, se pronome signiGca, parola stante per il nome, e il senso di qaesto vocabolo è sì chiaro, come può far che sia pronome quello cui siegue il nome stesso ! Tant* è; abbiam pur ve- duto che il Monti non ragiona meglio in grammatica, a ca- gione della erronea denominazione de^termiui deirarte. Ora, il Bartoli, nel suo Non si può^ comincia così ; Se le paro^ le^ sopra la cui finezza^ proprietà^ e sKilore^ vha di quEGU die talH>lta s^ azzuffano ecc. Il Sig. Amenta vorrebbe che avesse detto coloro in luogo di quegli^ e questo dice essere errore; ma è tutto pieno di esempj né*quali quegli e quelli sono adoperati. indifferentemente nel senso di coloro ^ e per 1* agente» e per Toggetto, e con le preposizioni.

• r son coiEi che ti die* tanta guerra. P. a. Poi si 

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