Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/244

Da Wikisource.

Da qne$lì esempj si discerae cbe si può far uso del si passivo anche qaaildo V agente del verbo sia una persona ; purcbò sia la terza, ma nulladimeno è da avvertire che, ia questo caso si debi>e evitare di confondere questo si che ri<» ceve inflaenza da esterno agente con quello che ha Fazione diretta dairagente del verbo; potendosi Tespressione che si chiamò interpretare che fu chiamato e che chiamò se* Sì che oon si &rà uso del si passivò con quei verbi , nella proposi* zione formata dai quali il termine dell* azione à Tageote me- desimo , come addormentarsi , pentirsi , inebbricirsi ; ma quando si voglia parlare in modo generale, si dirà: a fatica uno, o akri^ ó Vujomo , s^tzddormenta quando non ha manr’ gioto; tardi uno o Fuomo si pente del mal fatto; qui gli uo^ mini non s^inebbriano facilmente y o la gente non s^inebbria facilmente ecc* i.Si È pubbuCjìta la buona rtuova. Caro. s. In que- ste contrade non se ne troof’A hiuna» B. 3. Due maniere di pietre di grandissima virtà ci si tbovano. B* Nello stesso modo che si pubblica equivale ad è pub^ hlicata^ così si è pubblicata risponde a è stata pubblicata. Similmente si formano i tempi composti con gli altri ver- bi, quando nella proposizione entra il si passivo* Se la pro- posizione contiene il pronome ne, il passivo si vi debbo sta- re avanti e mutare in se. Gli avverb) di lìiogo ci e yi debbo- no sempre pr^edere la particella si* I. N^fnfia men creduto a me che a voi* B« a. t^enuta la sera^ il proposto venne ^ come gli era stato ordinato* B* 3. Fa quel che ti è detto^ e non cercar pia là, ¥• Questo è il ciisò in cui la prima costruzione del pas- sivo è più usata die la seconda « cioè coi verbi che hanno

«. -^.Aj^i