Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/258

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mo esempio si sottiotende contro ; nel secondo in modo con facente i il quale aggettivo esprime tendenza dell* atto della mente nello attribuire che ella fa una proprietà a una cosa. Il terzo, avanti ad alsole^ comprende esposto^ agget--» tÌTO che disegna tendenza d*un oggetto verso un altro; e così legato^ del medesimo esempio, esprime tendenza d'una co-> sa a quella con cui s'accoppia. Molte volte la preposizionOi a, seguente un aggettivo, tende a mostrare iu qual riguardo an nome sia qualificato ; una cosa , per esempio, può esser diletteH)le a mangiare^ e non a {tederei marwigliosa a y^ede^ re, e non a sentire^ ecc., in tal caso la preposizione a dinota io qual riguardo la cosa sia meravigliosa o dilettevole; la* qQaf idea esprime tendenza della mente verso quella parola che è il termine di tal riguardo* Il Bartoli e TAmenta vo- gliono che queste espressioni sian passive, e vi s'intenda un si. Se questo fosse, si potrebbe dire ancora vis^nda dilette-^ 9ole a esser mangiata^ nuirauigliosa cosa a esser i^duta^ per quello che abbiam dimostrato trattando del si passivo. Essi hanno confuse queste espressioni con quelle formate con^; cosa da ledersi; non è da curarsene; ma nel presente caso èallra idea. Dicendo è una wanda dilettemie^ questo agget- tivo non è tutto determinato. In qoal riguardo è ella dilet- tevole? Rispetto al mangiare. Le espressioni alla reale^al* la guisa pugliese^ del 5. 07. esempio, reintegrate, sono in maniera simile alla reale maniera^ in guisa simile alla gai" sa pugliese; e l'idea di similitudine mostra tendenza della cosa comparata verso il soggetto della comparazione. Del pa- ri si possono reintegrare le altre maniere della stessa natura, come le seguenti a//'an^ica, alla francese^ alT inglese^ alla ctxiese ecc» Nel quinto esempio si sottintende disposti in

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