Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/299

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2’J2 sofo naturale^ sì* fu egli leggiadrissimo e costìimatOm B. 3. Se Si^ Upiace^ Si* ii piaccia; se non^ si* te ne sta.B. 4«Fognama che altre male non ne seguisse ^ si* ne seguirebbe che ecCf B. 5. Non si ritenne di correre si fu a castel Guglielmo. B. G. Ritornavi mai alcuno? Si^ disse il monaco. B. La voce sU la quale in quasi tutti questi esemp) dicono i grammatici esser posta per ripieno «non è altro che l’avverbio così accorciato «come si osa nelle comparazio*ni; anzi dico che ogni volta che si pone quèsto avverbio v*è comparazione espressa o sottintesa^ per esempio^ i • Essen^ do così come io credo f ti perdonerebbe; a. Come egli fu ot* timo filosofo^ così fu egli; 3. Se così ti piace come io ti di-^ co; 4» Essendo anche così come suppongo; 5. Così fu a castel Guglielmo come si ritenne di correre. Similmente avviene di come; perciò che la costruzione intera per esempio della seguente espressione: Come Bruno gli vide da lontano dis^ se a Filippo j è, così tosto come tosto Bruno ecc. La parola affermativa sì è pure il medesimo così abbreviatOy ad imitazione di ita del latino, nel quale si afferma con questo vocabolo. Dunque rispondendo sì alla interrogazione ritorna^ vi mai alcuno t vale quanto se si dicesse egli è così come voi dite. jroir^ NOf M^If NON MAI I. Per as^entura mai ricordar non mi udiste. B. a. Bitornavi maì alcuno? B. 3. Non ne vuol più* sentir fumo* F. 4* Disse allora Pirro t non farnetico^ no^ madonna. B» 5. Disse allora Peronella^ No^ per quello non rimarrà il mercato. B* La particella non è avverbio in quanto ella s^aggiunge al verbo ad esprimere senso negativo; ma no corrisponde