Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/314

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L’idea compresa in parte del primo esempio è mentre che da una parte, o per sua parte, lo scolare.. la misera donna dall’altra parte ecc. La parola continuo è usata a modo d’avverbio, e significa in modo continuo. Il secondo esempio si ordina cosi riguardisi a una parte, all’altra parte, a ciascuna parte.

Se alcune di queste analisi parranno strane o lambiccate, io non mi meraviglio; perciò che gli avverbii, salvo quelli che terminano in mente, son tutti adoperati in tal modo ellittico; e quasi facenti solo un cenno delle idee, e trapassando oltre, sì che bisogna prenderle al volo; ma pure non v’è altro modo; e chi vuol scriver bene e con forza, deve conoscere il senso e sentire il valore d’ogni vocabolo; e non si fidar troppo all’orecchio; perchè abbiam dimostro e provato, per leggere che si faccia, quello non bastare.

indi e ivi

I. Con ciò sia che Rufo, stato assai tempo fantaccino, poscia centurione, {{Sc|indi}] maestro del campo, rinnovava la dura milizia antica. Dav. 2. ivi a pochi giorni Guasparrolo andò a Genova, come la donna aveva detto. B.

A questo vocabolo indi, composto di due preposizioni di e in, quando pur venga dal latino inde, s’intende quel luogo, quando si parla di luogo, e quel tempo, allor che s’accenna tempo; il che equivale a da quel tempo in poi. È bello e da notarsi per la gradazion degli intervalli che aiuta a formare, prima, poscia o poi, indi, finalmente. Anche ivi, per analogia tra il tempo, e lo spazio che lo misura, può significare in quel luogo e in quel tempo; e seguito da a, viene ad esprimere da quel luogo a, da quel tempo a; ed equivale a indi e quindi.