Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/347

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3^0 Eccetto; eccettuato; questo essendo eccettuato* Eccetto se io non fossi già colei che glielo toglìessi. B. E nel pero; e volendo cooteaersi nel vero senso delle parole, nè più nè meno. E nel vero^ io non conosco uomo di sì alto affare^ al quale poi non doveste esser carcu B. Eziandio; forse d^etiamdiu; cioè^ anche ora* E come dònna la quale eziandio negli stracci parey^ ecc. B* //io/^r&;andando in oltre nella materia del discorso. In oltre apepa nel porto gran numero di napi. Crusca. In somma; arrivando in su la somma parte; in conclusione. In somma ^ sappi che tutti far cherci e letterati grandi. D. Intanto; in tanto tempo quanto scorse, o scorrerà* //itanto poce fu per me udita. D. Laonde; il che riesce k onde procede che; o il che rin* se) là onde procedette; significa per la qual cosa. Laonde egli scampa dalle forche. B. Ma; a quello che ho detto aggiungo od oppongo que* sto che è. Ma, apere infine a qui detto della presente nopella poglio che mi basti B* Nondimeno; quel che è detto non facendo effetto di meno. Nondimeno^ ciascuno de* due cenanti la sua grazia addimandapa. B. Vedemmo a carte 3 1 3, che al vocabolo pu* re, equivalente di nondimeno^ sempre precede quantunque^ espresso o sottinteso. L*analisi di questo esempio è duuque: Quantunque la grazia nessuno avesse meritata, questo de-> merito non facendo effetto di meno ardire nell’animo do’ due amanti, ciascuno ecc. Nonpertanto; per tanto quanto dissi, non ecc., equivale a nondimeno. Ma^ nonpertanto^ senza mutar colore^ alzato il pi so e le mani al cielo ^ disse. B.