Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/356

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3^9 È Anche segno dMmpazienza e di desiderìo:OA! disse Ferondo^ s^ io; i torno mai! B. Grido di contento. O! me beato sopra gli altri amanti! P. Il raddoppiare questa interiezione esprime ironica maraviglia: Oh oh! la testuggine wla! Crusca. È anche grido di richiamo acciò che altri si desti, o si metta in guardia. Fattosi alquanto a quelle vicino^ gridò: oh oh I B. o/f Sardonico grido di maravigliai E mantaccando^ subi’^ to disse ^ oi! OIMÈ! OfflMÈ I oisè! Grido di dolore e di sdegno. Oimè! mahagia femminaoh eri tu costì? B. Di dolore e d’afflizione. Oimèi lassa mei dolente meì in che mar ora nacqui! B* Incominciò a fare il rumor grande oisè! dolente se! che il porco gli era stato imbolato. CIBÒ! Segno di disapprovazione • Come? tormento! ciòò! s^ io ci diletto. Crusca. pu! Segno d^aborrimenlo di cosa fetente. I^ appetita aguz" za^ strega squarquoia^ lercia^ pu! la puzza! Crusca. oiui! Grido di richiamo che significa o voi che siete In. Io me n* andai in capo di scala per chiamar l’oste: o/J, do* ye se^? F. :i3