Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/435

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scolino, vuol esser libero, sempre che l’immaginazione possa supplire col pensiero quello che all’occhio par difettoso. Lo stesso fui per riprovare l’aggettivo congiunta adoperato nella seguente proposizione per un seguace di Galieno, uno a’nostri dì de’primi scrittori in buona lingua: Come chiara apparirebbe la sentenza di Cicerone che vuole, le scienze tutte essere per un solo legame l’una all’altra congiunta; ma poi mi parve anzi bello, potendovisi supplirei e tutte congiunte insieme. Così il Boccaccio dice persona il quale e persona la quale, perchè il nome persona comprende l’uno e l’altro genere, e l’immaginazione si piega all’idea di cui riferisce.

rispetto, sottinteso talvolta

I. Della minuta gente, e in gran parte della mezzana, era il ragguardamento di molto maggior miseria pieno. B. 2. Io non so quello che de’ vostri pensieri voi vi intendiate di fare; li miei lasciai dentro dalla porta della città. B. 3. Così io dico a voi, signor mio, delle tre leggi dar te da Dio padre, delle quali mi proponeste la quistione. B.

In luogo di dire rispetto alla strage della minuta gente ecc; rispetto a’ miei pensieri, li lasciai, l’Autore spoglia le due espressioni del soverchio, e con la sola enfasi che pone in su le parole della minuta gente e li miei, esprime tanto e più che se avesse fatto uso delle intere costruzioni. Io noto queste cose perchè, per non concepire la lor forza non si soppliscan questi voti della ellissi con parole soperchieo noa nostre. Il sentimento intero dell’ultimo esempio è, Così io dico a voi intorno alla superiorità delle tre leggi rispetto alla essenza delle quali mi proponeste la quistione.