Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/459

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43a SpHto per sentimento. Dubito fortemente che siasi ben compreso /o’spirito di questo passo, lo direi il sentimento di questo passo. Aver hello per.potere o poter bene ^esperienza ha un bel castigarti nel folto di saperci* i^re; tu sarai sempre ecc» Il Bartoli: Può il banditore aper mille stentori in conpo^ e tonare con H)ce che si faccia sentire ccc# Incoraggiare, incoraggire, scoraggire, per conforta-^ re, inanimare^ rincorare^ invilire. Sia pur che anche fra Gaittone, come dice la Crusca, adoperasse quei vocaboli, io per me sempre darò il vanto a quesli, come assai più belli e tulio nostri. Mesto di tal morte il Senato rincora Tiberio. DaV, Che sarebbe incoraggia qui o incoraggisce in luogo di rincora? Rigettare per escludere «scattare. Rigettando quanto ritener do9ea^ e ritenendo quanto dovea rigettare. Anche questo vocabolo rigettare^ con tutto cbc si truovì osato per alcuno oscuro classico, io dico che si debba rifiutare, scartare, o escludere, quando ne abbiamo più che a sufiicienza. Impiegare per adoperare, usare. Il Monti ha impiegare una voce^ e impiego d" una vo^ ce. Questo vocabolo à italiano nel senso di impiegare il danaro^ impiegare il tempo; cioè metterlo a profitto; ma non per termine di grammatica, dicendosi adoperare^usare tee; idea diversa dalla prima. Spirito per mente; genio per ingegno. Lo spirito è fertile di espedienti^ il genio è fecondo di mezzi.